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Il tasso di disoccupazione è sceso dal 9% all’8,8%, con una flessione tra i giovani al 25,3% (-1,3 punti).
In questa pagina tutte le letture sul dato macroeconomico italiano legato al lavoro nel 2022: occupazione, disoccupazione e inattività della popolazione del nostro paese
OCCUPAZIONE ITALIA, I DATI DI GENNAIO 2022
Secondo i dati diffusi dall’Istat a gennaio 2022 il numero di occupati è sostanzialmente stabile, i disoccupati sono diminuiti e e sono aumentati gli inattivi, rispetto al mese precedente.
L’istituto di statistica ha segnalato che la stabilità dell’occupazione è sintesi della crescita del numero di occupati tra gli uomini, i dipendenti permanenti, gli under25 e gli ultracinquantenni e del calo tra le donne, i dipendenti a termine e gli appartenenti alle classi d’età intermedie. Il tasso di occupazione è stabile al 59,2%.
Il tasso di disoccupazione è sceso dal 9% all’8,8%, con una flessione tra i giovani al 25,3% (-1,3 punti).
OCCUPAZIONE ITALIA, I GRAFICI
Il grafico, dal comunicato ISTAT, degli occupati dal 2017 a gennaio 2022 e il grafico, dal comunicato ISTAT, del tasso di disoccupazione dal 2017 a gennaio 2022:
OCCUPAZIONE ITALIA, LA METODOLOGIA DI RILEVAZIONE
Per definire le stime sulle dinamiche del lavoro l’ISTAT conduce un’indagine campionaria tramite interviste alle famiglie. Le caratteristiche della rilevazione, dagli aspetti metodologici alle definizioni delle variabili e degli indicatori, sono armonizzate a livello europeo per favorire confronti ed aggregazioni con le statistiche delle altre nazioni del Vecchio Continente.
La popolazione di riferimento è costituita da tutti i componenti delle famiglie residenti in Italia, anche se temporaneamente all’estero. Unità di analisi nel comunicato stampa mensile “Occupati e disoccupati” è ciascun individuo di 15 anni o più.
In generale l’intervista viene condotta nella settimana successiva a quella di riferimento, o meno frequentemente nelle tre settimane che seguono.
Ai fini della definizione delle categorie censite la popolazione di riferimento viene ripartita in tre gruppi esaustivi e mutualmente esclusivi:
- gli occupati, costituiti dalle persone che hanno svolto almeno un’ora di lavoro retribuita nella settimana di riferimento (oltre alle persone assenti dal lavoro in quella settimana);
- i disoccupati (o persone in cerca di occupazione), che cercano attivamente un lavoro e sarebbero immediatamente disponibili a iniziare a lavorare;
- gli inattivi (o non forze di lavoro), che non lavorano e non cercano lavoro (o non sarebbero disponibili a iniziare a lavorare), per esempio perché impegnati negli studi, in pensione, o dediti alla cura della casa e/o della famiglia.
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