Amplifon ha comunicato i risultati finanziari del 2021.

Lo scorso anno la società ha realizzato un giro d’affari di 1,95 miliardi di euro, in aumento del 29,6% rispetto agli 1,5 miliardi ottenuti nell’esercizio precedente; a cambi costanti il fatturato sarebbe salito del 29,5%. Amplifon ha segnalato che le acquisizioni hanno contribuito all’aumento dei ricavi per il 5,5%. In aumento anche il margine operativo lordo (escluse le componenti non ricorrenti), che è passato da 365,83 milioni a 482,78 milioni di euro (+32%); di conseguenza, la marginalità è migliorata al 24,8%. L’utile netto è stato pari a 157,79 milioni di euro, dai 101 milioni contabilizzati nel 2020; l’utile per azione adjusted è stato di 0,926 euro.

Nel solo quarto trimestre 2021 il fatturato di Amplifon è salito da 499,25 milioni a 568,2 milioni di euro (+13,8%), mentre l’utile netto si è ridotto a 57,04 milioni, in seguito a costi non ricorrenti pari a 9 milioni, principalmente riconducibili ai costi relativi all’acquisizione di Bay Audio in Australia (perfezionata il 1° ottobre).

A fine 2021 l’indebitamento netto era salito a 871,19 milioni di euro, rispetto ai 633,67 milioni di inizio anno. Nell’intero 2021 le attività operative di Amplifon hanno generato un flusso di cassa di 254,91 milioni di euro, dopo aver sostenuto investimenti operativi per 111,04 milioni.

Per il 2022 Amplifon prevede ricavi (esclusa Bay Audio) in crescita high-single digit (tra il 5% e il 10%), oltre a un contributo di Bay Audio ai ricavi del gruppo per circa 80 milioni di euro. Inoltre, il management stima un’espansione del margine EBITDA su base ricorrente di almeno 40 punti base rispetto al 2021.

Il management di Amplifon ha proposto la distribuzione di un dividendo 2022 (relativo all’esercizio 2021) di 0,26 euro per azione (+18,2% rispetto allo scorso anno), per un ammontare complessivo di 58,29 milioni di euro.

La cedola sarà staccata il 23 maggio 2022 e messa in pagamento il 25 maggio.